sabato 17 settembre 2011

Finlandia: The sauna experience

Tampere, Finlandia. Il centro abitato lascia presto il passo a un bosco antico e silenzioso. Aria frizzante e qualche scoiattolo che volge il capo con sguardo interrogativo. L’arrivo sulle sponde del lago Näsijärvi,  regala un’ immagine da cartolina, con sole disegnato all'orizzonte, distesa gelata e una piccola casetta di legno dal comignolo fumante.
E’ una delle più antiche saune comunali, una vera e propria tradizione da queste parti. Rauhaniemi Kylpylä.

Nonostante gli ovvi problemi con la lingua finlandese, decifro il cartello d’ingresso, pago cinque euro, ritiro l’asciugamano, e mi avvio verso lo spogliatoio. Una volta ‘in divisa’, ovvero costume da bagno, cuffia di lana in testa per non bruciarsi i capelli e salviettone appoggiato sportivamente su una spalla, si fa un salto sotto la doccia. E, finalmente, la pesante porta di legno della sauna mi si para di fronte. Dall’oblò appannato lancio un’occhiata all’ambiente interno, individuo un luogo tattico dove posizionarmi, e via. Credo farà caldo, là dentro.
Una vampata di vapore mi si abbatte contro. Salgo due scalini mentre già gocce di sudore rigano il volto. La temperatura è impressionante, nulla a che fare con una sauna convenzionale. Una grande caldaia a legna campeggia nel centro della stanza, tre fili di panche su ogni lato. A terra un secchio di legno accanto a un grosso finlandese biondo che con un mestolo di tanto in tanto butta acqua sulle pietre poste sopra la caldaia. Devo resistere, almeno trenta secondi. Inizio a contare. Giunto a diciotto, entro seriamente in crisi: decido di uscire. Prima di essere sulla porta una signora mi ferma per spiegarmi che ho dimenticato di prendere il sedile, una tavoletta di legno, per non arroventarmi il lato b. Esco, mediamente lesso, e realizzo una grande scoperta. In sauna capisco il finlandese.

Secondo step del trattamento: si cammina lungo un tappetino che porta al di fuori della sauna. Il tappetino finisce nel lago. Si, c’è un buco nel ghiaccio e una scaletta per entrare in acqua. Shock caldo/freddo, il segreto della pelle liscia dei popoli del nord. Mi butto. Con un colpo solo fa meno male, dicono. Ed è piuttosto piacevole; certo, anche qui vale la regola fuori in sessanta secondi, visto che la temperatura è zero gradi.

Ma l’effetto finale è splendido, una persona rinata, rilassata, energica. E in quel momento il solito finlandese butta un pacco di wurstel sulla griglia predisposta vicino all’ingresso e si ributta in sauna. Si ricomincia.

SOUNDTRACK: Bjork - Big time sensuality (VEDI VIDEO)

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